“Con l’estinzione dell’interdizione dai pubblici uffici, dichiarata dalla competente Autorità giudiziaria, si completa un percorso di riabilitazione in cui trova sostanza giuridica l’esito di un’assai dolorosa ma feconda fase della mia vita”. Lo dichiara il commissario regionale della Dc, Totò Cuffaro.

“Essa è stata segnata, ad un tempo, dalla consapevolezza degli errori commessi e da un impeto, mai venuto meno nel mio cuore e nella mia mente, per ideali e valori che, a partire dall’esperienza familiare e da quella vissuta sui banchi di scuola e nelle aule universitarie, ho imparato a conoscere e ad amare. Penso con commozione, in questo momento, ai volti di mio padre e di mia madre, a mia moglie e ai miei figli, a mio nipote, così come ai miei insegnanti ed ai tanti incontri che di questa passione sono stati all’origine e credo davvero che il modo migliore per onorarli non sia affatto quello di immaginare nuove candidature che pure la legge oggi mi consentirebbe”.

“A prescindere dalla riabilitazione, di cui oggi gioisco, l’impegno diretto nelle Istituzioni, per le quali sono sempre stato educato a nutrire profondo rispetto, presuppone, infatti, vicende personali assai meno tormentate di quelle che la vita mi ha riservato – prosegue -. Ho consapevolezza del peso della mia sentenza”. 

“Il Qoelet ricorda che ‘Tutto ha il suo momento, e ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo’ e dalla saggezza di questo insegnamento biblico non intendo affatto schiodarmi. Ringrazio sinceramente perciò tutti coloro che in queste ore, per affetto o convinzione, stanno evocando ipotesi di un mio ritorno all’impegno diretto nelle competizioni elettorali ma sul punto desidero essere estremamente chiaro e risoluto: non ci sarà nessuna candidatura. Non è più il tempo!”, afferma.

“Ciò che invece c’è e continuerà ad esserci, anche in futuro, è il mio appassionato e tenace contributo affinché, al di fuori di qualsiasi velleitaria quanto improponibile visione nostalgica,  l’impegno a servizio del bene comune delle donne e dei giovani siciliani attualmente coinvolti della Democrazia Cristiana possa costituire l’avvio di una più ampia e condivisa esperienza politica, riconoscibile a livello nazionale, da condurre sulla base dei principi propri dalla Dottrina sociale cristiana che non cessa di mostrare la sua straordinaria e pragmatica attualità per fronteggiare le tante sfide che l’attuale contesto interno e internazionale pone all’intero Paese”, conclude Cuffaro.

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