Al momento stai visualizzando Convenzione sui diritti dell’infanzia
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Ogni bambino ha il diritto di crescere sano e in condizioni di sicurezza, di sfruttare il suo potenziale, di essere ascoltato e preso sul serio.” (Convenzione sui diritti dell’infanzia 20 novembre 1989, Assemblea Generale delle Nazioni Unite)

MA CHE COLPA ABBIAMO NOI…

C’è Una legge del 2011 che prevede misure alternative al carcere per le madri con figli di età inferiore o uguale ai sei anni, salvo esigenze eccezionali. Le misure alternative disciplinate all’interno di tale provvedimento sono gli Istituti a custodia attenuata per le madri (ICAM) e le case-famiglia protette.

La ratio della legge è evitare che i bambini affrontino i primi anni di vita dietro le sbarre. Un’alternativa alla reclusione per tutte quelle madri detenute insieme ai loro figli, minori, bambini, innocenti supremi. Questi bambini al 31 dicembre scorso risultavano essere circa 18 e nell’ultimo decennio un centinaio, sono minori che lo stato Italiano ha costretto a vivere in cella i primi anni della loro vita, anche se innocenti.

Questo è il misero livello di civiltà giuridica che impera nel nostro sistema penitenziario, un sistema torturatore che dinnanzi a questi numeri tace e vilmente ignorando il valore immenso della famiglia, al punto da riproteggere presso le strutture ICAM soltanto due casi analoghi in tutta Italia-rispettivamente uno Roma e uno a Milano- perché evidentemente per lo Stato italiano il resto dei bambini non conta.

l’Italia dovrebbe essere condannata dalla Corte Europea dei Diritti Umani (CEDU) per gli orrori che produce e invece inostri parlamentari -per esempio-dimostrano quotidianamente la loro goffa e inadeguata gestione soprattutto del sistema carcerario, oltre che la palese e totale mancanza di rispetto verso gli esseri umani e verso la vita stessa, senza mai porsi il minimo scrupolo neppure davanti ai bambini.

Non perde tempo la politica a rivelarci il suo vero volto, basta osservare come ancora una volta attraverso la sceneggiata impotente per l’elezione del Presidente della Repubblica, lo stato Italiano non è all’altezza di essere garante dei diritti umani, e si trastulla perdendo tempo anziché sopperire ad emergenze come questa. Attiverò tutti e canali affinché questo ossimoro possa volgere al termi così da tutelare entrambi i diritti fondamentali: il diritto alla maternità e il diritto dei bambini ad avere un’infanzia libera.

Chiedo come responsabile regionale della tutela dei diritti umani e civili (Art 3, Art 27)della Democrazia Cristiana che la legge n. 62 del 2011 venga applicata, che lo si faccia in tempi brevissimi, e che la si integri con una richiesta di aggiunzione di ulteriori ICAM perché il numero attuale di 5 tra cui San Vittore a Milano e la Giudecca a Venezia risulti assolutamente inadeguato.

Eleonora Gazziano.

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