Un accordo programmatico è stato siglato tra Italia Civile Popolare e la Democrazia Cristiana Nuova. La presentazione è avvenuta questo pomeriggio presso l’Astoria Palace Hotel in via Montepellegrino, a Palermo.
Presenti, Totò Cuffaro, commissario regionale della DC Nuova; Pippo Enea, vice commissario della DC Nuova; l’onorevole Mario Caruso, presidente Italia Civile Popolare; Nino Romanzo, vice presidente ICP; Matteo Carapellese, delegato ICP Liguria; Giuseppe Gennuso, presidente Movimento Cristiano Lavoratori Palermo e l’economista Reinhold Auer.
“Occorre difendere l’identità siciliana – dichiara il commissario regionale della DC Nuova, Totò Cuffaro -. Siamo un partito antico con un cuore nuovo, un partito di valori autentici, dell’accoglienza e del lavoro”.
“L’incontro di oggi – prosegue – ha una duplice valenza: una dal punto di vista sociale e politica legata alla presenza dei tanti italiani all’estero e, di un problema serio, che è quello dell’emigrazione e l’altra, l’accordo programmatico con Italia Civile Popolare che continuerà nei prossimi impegni amministrativi e successivamente per il rinnovo del Parlamento regionale. Lavoreremo insieme per costruire un’area moderata che sia plurima, aperta ed autonoma così da essere in grado di riequilibrare l’attuale sistema politico”.
“È finita l’emigrazione del passato che ha portato ricchezza in Sicilia – afferma Cuffaro -, ve ne è una del presente che sta impoverendo economicamente e idealmente l’Isola con i nostri figli che vanno fuori per studiare e lavorare. Ci stiamo impoverendo perché stiamo investendo sui nostri figli facendoli andare via e non producendo in Sicilia. Il futuro – prosegue Cuffaro – sarà peggiore, perché i genitori, tra poco, seguiranno i figli e venderanno tutto quello che hanno in Sicilia per portarlo altrove, creando diseconomia”.
“La politica ha bisogno del supporto di gente che sta vivendo l’emigrazione e per questo abbiamo voluto fare l’accordo con Italia Civile Popolare che ci porterà quella passione, forza e interesse di chi ha vissuto l’esperienza dell’immigrazione e ci darà una mano per fare qualcosa per la nostra terra di Sicilia. Occorre ripescare le cose autentiche della nostra Isola. Se non sappiamo cosa siamo stati e cosa siamo diventati sarà difficile andare avanti”.
Nella foto, Totò Cuffaro e Mario Caruso